Nome attuale: quartiere Madonna delle Rose
Nome originale: Borgo Cavour, zona Est
Città: Cesena
Frazione: ambito urbano
Indirizzo: area compresa tra corso Cavour e via Pola, tra viale Oberdan e Viale Carducci
Anno di realizzazione: 1912-1930 circa, ampliamento anni ’40 da via Pola fino a via Angeli
Progettista: ing. D. Angeli (Piano Regolatore 1876), ing. U. Belletti (varianti 1908-1910-1912) Ufficio Tecnico comunale
Committenza: Comune di Cesena
Stile architettonico: edifici in stile Eclettico e Liberty
Interno visitabile: quartiere di edilizia residenziale privata
Note: il nome del quartiere deriva da una chiesa in stile tardo Barocco ancora presente
Il pregevole quartiere Madonna delle Rose trova origine da uno studio urbanistico avviato nel XIX secolo. Si tratta di una pianificazione che ottenne notevole sviluppo già nella prima metà del Novecento.
La città di Cesena può vantare un progetto di Piano regolatore del 1873. Sono proprio di quell’elaborato tecnico, redatto dall’ingegner D. Angeli dell’Ufficio tecnico comunale, le prime pianificazioni territoriali oltre le antiche mura. Nello studio si nota una griglia a maglie regolari, parallela all’asse ferroviario, ubicata tra il centro storico e la ferrovia a ovest di Borgo Cavour. Con le modifiche apportate all’elaborato nel 1876 la “lottizzazione” venne estesa anche all’area a est di Borgo Cavour (il quartiere in esame). Il Piano, modificato più volte, fu adottato nel 1883 per essere poi ampliato nel 1885. Le sue varianti più significative sono del 1908, 1910 e 1912. In particolare nel 1908 furono rese edificabili alcune aree precedentemente a valenza pubblica. Rimase vigente fino alla Seconda guerra mondiale.
Nel 1910 si osservano una griglia stradale più fitta della precedente e l’individuazione definitiva dei fabbricati scolastici lungo il viale Carducci. Stava nascendo il quartiere Madonna delle Rose, un’area che deve il proprio nome alla presenza dell’omonima chiesa in stile tardo Barocco. Con la variante del 1912 su progetto dell’ing. Belletti (capo dell’Ufficio Tecnico), si stabilirono con esattezza i tracciati di via Leonida Montanari, via Pietro Turchi, e furono subordinate le nuove concessioni per costruire. Gli interventi residenziali del nuovo insediamento vennero incentivati dall’Amministrazione talvolta attraverso cessioni gratuite di aree o sovvenzioni a fondo perduto.
Nel 1922, su “Cesena, rivista mensile del Comune”, l’ingegner Belletti descrive con orgoglio l’area di Madonna delle Rose affermando che la vasta zona del piano regolatore, compresa tra il Viale Carducci e la linea ferroviaria, col suo nuovo reticolato di strade alberate, larghe, fiancheggiate da comodi marciapiedi, restò destinata alle nuove fabbriche e in parte ne è già coperta. In essa si alterneranno le casette linde, civettuole dell’edilizia, contornate da aiuole e fiori. Ancora oggi il quartiere, che presenta una bella gamma di villette del Novecento, risulta particolarmente ambito.