Nome attuale: (appartamenti privati)
Nome originale: Domus Tua (sala da ballo)
Città: Tresigallo (FE)
Indirizzo: viale Giuseppe Verdi n. 30
Anno di realizzazione: 1937
Progettista: geom. Orlando Mezzadri e ing. Carlo Frighi
Committenza: pubblica
Stile architettonico: Razionalista/Littorio
Interno visitabile: no
Note: la Domus Tua è inserita in un percorso dedicato in questa guida
vincolo di Soprintendenza – rilevanza storico artistica
rivestimento in mattoni greificati.
Tre fasci littori posti sull’entrata principale accoglievano i tresigallesi e gli abitanti dei paesi vicini che arrivavano alla “Domus Tua” per ballare. L’edificio fu infatti per molti anni il luogo destinato alla musica più famoso e frequentato della zona. Fu collocato sulla piazza Risorgimento in angolo con viale XXVIII ottobre (data della marcia su Roma) e gli fu assegnato un fronte a pianta rotondeggiante in accompagnamento al tracciato della rotatoria che sulla stessa ellisse accoglieva la Scuola elementare e il coreografico ingresso al Campo sportivo. Sul fronte la torre littoria testimoniava la dominante presenza del partito Fascista nella vita di ogni giorno, anche nei momenti di svago. La sala da ballo confinava con l’albergo “Domus tua”, attuale casa di riposo per anziani. Di frequente i due locali collaboravano nella gestione di matrimoni e ricevimenti.
Dal 1942 le sue sale furono utilizzate come centro di accoglienza dei feriti. Negli anni ’90 un incendio distrusse la sala da ballo. Sull’area di risulta e sul terreno retrostante fu costruito il moderno edificio residenziale ora presente. Recentemente l’immobile ha ospitato anche un B&B.
Inizialmente disegnata dal geometra Orlando Mezzadri nella metà degli anni ’30, la “Domus Tua” fu in seguito perfezionata da Carlo Frighi, l’ingegnere locale più importante. Per lui, tecnico favorito di Edmondo Rossoni, ci fu il compito di dirigere la nascita della nuova città e di progettare la quasi totalità degli edifici pubblici. L’interessante progetto porta un disegno in stile Razionalista arricchito però da cornici e modanature. L’immobile ospitò il bar-caffetteria, alcune camere-pernottamento, l’appartamento del custode, gli spazi di servizio e la sala da ballo. Sul retro era presente un’area per gli eventi estivi. La torre accolse le scale per il piano superiore, ma la sua notevole altezza propone un significato essenzialmente simbolico-rappresentativo.
La struttura portante è in mattoni. Tra i materiali riscontriamo la pietra, il legno delle scale di servizio, il calcestruzzo armato. Il latero-cemento per i solai. L’esterno presenta un interessante rivestimento in mattoni greificati che simulano la ceramica. I vetri delle finestre in origine erano opalini.