Colonia Montecatini

Nome attuale: Centro Vacanze Monopoli di Stato
Nome originale: Colonia della società Montecatini

Città: Cervia (RA)
Frazione: Milano Marittima
Indirizzo: via Matteotti, XXIV – XXV traversa

Anno di realizzazione: 1938
Progettista: architetto Eugenio Giacomo Faludi
Committenza: Montecatini – Società Generale per l’Industria Mineraria e Agricola
Stile architettonico: Razionalista

Interno visitabile: no
Note: la Colonia Montecatini è inserita in un itinerario dedicato in questa guida
vincolo di Soprintendenza – rilevanza storico artistica
colpisce la vasta dimensione dell’edificio
si conserva l’imponente arco d’ingresso.

L’arco trionfale di accesso alla “Colonia Montecatini”, oggi denominata dei Monopoli di Stato.
La “Colonia Montecatini” in una cartolina d’epoca.

Le colonie, nate nell’Ottocento come Ospizi marini, negli anni Venti e Trenta del XX secolo divennero percorsi fondamentali del regime per la cura fisica e l’indottrinamento politico dei giovani italiani. Numerose furono le grandi industrie italiane che realizzarono complessi al mare e in montagna per ospitare i figli dei propri dipendenti nei periodi estivi. L’architettura delle strutture ricettive raggiunse livelli altissimi. A progettarle furono professionisti di rilievo che utilizzarono idee innovative e materiali moderni. Tra queste la “Colonia marina Montecatini” ricopre un ruolo di primaria importanza per disegno e distribuzione degli spazi. Il progetto di Eugenio Faludi venne esposto alla “Mostra Nazionale delle Colonie Estive” e alla “Mostra Nazionale del Dopolavoro”. La notevole rappresentazione razionalista dell’edificio non manca certo di simbologie. In particolare la straordinaria “scalinata a rampe”, oggi purtroppo ricostruita e presente in minima parte, va contemporaneamente ad assolve al compito politico di torre littoria e arengario e a quello di corpo tecnico per la salita, pista per la preparazione fisica, belvedere sul mare e sulla pineta, appoggio per la riserva di acqua e supporto per l’iscrizione/pubblicità “Montecatini”. L’inaugurazione ufficiale avvenne il 24 agosto 1939 alla presenza degli esponenti del fascismo provinciale e dei dirigenti dell’azienda.

La “Colonia Montecatini” in una cartolina degli anni Trenta. In primo piano la straordinaria torre che caratterizzava il disegno architettonico.
La “Colonia Monopolio di Stato” (già Montecatini) in una cartolina del dopoguerra. La torre è stata ricostruita solo fino all’altezza della copertura.
La torre della “Colonia Monopolio di Stato” (già Montecatini) come appare oggi.

Il suo disegno è costituito da un complesso di edifici piuttosto articolato che va ad occupare un lotto di di circa 68.000 mq. posto a nord della località Milano Marittima tra l’attuale via Matteotti e la spiaggia alla quale la struttura ha accesso diretto. Agli edifici si accede dal viale attraverso uno scenografico arco in cemento armato. I fabbricati minori, con un alzato di uno o due piani, ospitavano i servizi sanitari, lavanderie, cucine, refettorio e alloggi per il personale e ospiti, la chiesa, le sale di lettura, giochi e spettacoli. L’edificio più imponente, un blocco di 4 piani e un fronte sul mare di 122 metri, ospitava i dormitori dei bambini. Verso il mare era prevista una passerella coperta che portava a un piccolo porticciolo sull’acqua che mai fu realizzata. Sul cortile interno il grande edificio era collegato ad una torre chiamata dell’Arengario, alta oltre 50 metri (12 piani) con all’interno una rampa che consentiva l’affaccio sui belvedere, e alla cui sommità era collocato, come si diceva, il serbatoio dell’acqua per la colonia. Il complesso era progettato per ospitare ogni anno 1500 bambini, di età compresa tra i 6 ed i 12 anni, divisi in tre turni di 500, della durata di un mese. Ogni gruppo di bambini era suddiviso a sua volta in 16 “unità organiche” o squadre di 30 bambini, sorvegliati da una vigilatrice. Ad ogni ospite veniva consegnato al suo ingresso in colonia un corredo ed il necessario per l’igiene quotidiana.

“Colonia Montecatini”, fronte verso il mare.

Tra il 1940 e il 1943 fu trasformata in ospedale militare per l’esercito italiano per poi essere occupata dalle truppe tedesche che minarono la torre prima della ritirata oltre la linea del Senio nell’ottobre 1944. Nei mesi successivi l’edificio fu usato per alloggi e depositi al servizio del vicino aeroporto militare costruito in pineta dall’esercito Alleato. Nel dopoguerra l’Azienda di Soggiorno di Cervia diede incarico al suo presidente, Sovera, di prendere contatti con la direzione generale della società Montecatini per sollecitare la ricostruzione del fabbricato con il ripristino parziale della torre fino alla quota di copertura dei dormitori. L’edificio principale subì significative modifiche nel prospetto verso il mare. La colonia, passò di proprietà e prese il nome di “Colonia dei Monopoli di Stato” o “Centro Vacanze Monopoli di Stato”. Non è più utilizzata dal 1998.