Cimitero

Nome attuale : Cimitero
Nome originale: Cimitero

Città: Tresigallo (FE)
Indirizzo: via Filippo Corridoni

Anno di realizzazione: 1934 – 1936
Progettista: geom. Gino Prampolini su idea di Edmondo Rossoni – Ugo Tarchi per il mausoleo Rossoni
Committenza: pubblica
Stile architettonico: Razionalismo – Classicismo

Interno visitabile: si
Note: il Cimitero è inserito in un percorso dedicato in questa guida
vincolo di Soprintendenza – rilevanza storico artistica
fa parte del circuito dei cimiteri storici e monumentali dell’Emilia Romagna

Il “Cimitero” di Tresigallo.

Nel 1934 Edmondo Rossoni, potente gerarca fascista di Tresigallo (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, 1932-35 e ministro dell’Agricoltura, 1935-39), volle spostare il cimitero della città per inserirlo nella trama della “sua” nuova Tresigallo. Per l’immobile sacro scelse una posizione strategica all’apice del cardine portante del nuovo progetto urbano, un’asse che toccava tre punti fortemente simbolici: le fabbriche, la piazza e, appunto, il cimitero. E fu esattamente al centro del cimitero che fece costruire il suo imponente mausoleo il cui nucleo fu un enorme braciere di marmo verde. Posizione strategica, appunto. Perché dalla nuova piazza “Della rivoluzione Fascista” (oggi piazza Della Repubblica), in fondo ad un rettilineo di qualche centinaio di metri, la fiaccola rappresentava il “nord”. Il progetto del mausoleo di Rossoni, che vediamo interamente ricoperto in travertino, è dell’architetto fiorentino Ugo Tarchi. Rossoni morì a Roma nel 1965 ma qui fu tumulato.

Il “Cimitero” di Tresigallo. Sullo sfondo il mausoleo di Edmondo Rossoni.

E‘ del geometra Gino Prampolini la firma sul disegno Razionalista (con chiari richiami al Classicismo) dell’intera struttura perimetrale del nuovo cimitero di Tresigallo. L’ingresso, in particolare, colpisce per l’impatto che determina la sua collocazione al termine del lungo rettilineo stradale e per l’aspetto “moderno” ed elegante. Nella progettazione, ispirata da Edmondo Rossoni, il tecnico si è calato nella dimensione propagandistica del regime creando una convincente “trifora” celebrativa. Il disegno dell’ingresso, posizionato al termine dell’asse prospettico che si prolunga dal centro della città, ha contribuito all’ideazione dell’efficace marchio di “Città metafisica” con cui oggi Tresigallo viene identificata nei circuiti turistici.
I tre fornici consentono l’accesso al “Cimitero” all’interno del quale trionfa, senza rivali, il mausoleo di Edmondo Rossoni. Dentro le mura è stata realizzata anche una chiesetta/camera mortuaria che in origine comprendeva il locale delle autopsie. Sulla facciata principale della chiesetta è presente un angelo in altorilievo. L’opera è di Enzo Nenci.

L’angelo sulla facciata del Cimitero di Tresigallo.
Il “Cimitero” di Tresigallo.

Il “Cimitero” di Tresigallo è entrato a far parte del circuito dei cimiteri storici e monumentali dell’Emilia Romagna. La Regione ha accolto la richiesta inviata dal Comune di Tresignana per il suo inserimento negli elenchi dedicati agli edifici e monumenti di rilevanza storico-artistica e valenza storico-culturale di luogo della memoria collettiva.

Il fòrnice d’ingresso del “Cimitero” di Tresigallo.